In occasione di una riunione dell’ISDE (Medici per l’ambiente), di cui faccio parte, vengo a conoscere che centinaia di persone, in Veneto, con il sangue inquinato da veleni (PFAS) si sono sottoposti al lavaggio del loro sangue con la plasmaferesi.

Cerco su internet e trovo: “Acqua inquinata da PFAS , a rischio nel Veneto 250 mila persone”.

C’è chi, giustamente, non sapendo suggerire alternative propone alla gente e, di conseguenza, attua la “ripulitura” del sangue dagli inquinanti con la plasmaferesi.

Questa, sicuramente, non è la vera soluzione al problema. Ritornando nell’ambiente inquinato, a distanza di tempo variabile, si ripresenterà il problema, con le relative conseguenze sulla salute.

Quanto riferito è ciò che avvenuto nel Veneto per l’inquinamento da sostanze chimiche, usate in alcuni cicli produttivi, chiamate PFAS, ma in ogni regione ci sono seri e gravi problemi legati a vari inquinanti dovuti alle aberranti logiche economiche, politiche e decisionali prevalenti.

Purtroppo, quello che emerge è solo la punta di un iceberg.

O siamo addormentati o ci stiamo veramente rincretinendo, non possiamo accettare passivamente ciò che sta avvenendo.

Un uomo su due e una donna su tre si ammala di cancro nel corso della propria vita (AIRC- Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro).

Se vuoi veramente risolvere un problema individuale o sciale devi necessariamente focalizzare le energie e le risorse non sugli effetti, ma sulle cause.

Le stesse logiche economiche, politiche e scientifiche sub-alterne portano a utilizzare risorse per partorire cure che sono spesso peggiori del male che pretendono di curare.

In Puglia , per esempio, il decreto Martina per l’emergenza Xylella prevede trattamenti con sostanze altamente nocive (Acetamiprid etc.) per la sopravvivenza di molte specie utili, fra cui le api, e per la stessa salute umana.

Siamo tutti nella stessa navicella spaziale! Prima lo comprendiamo meglio è!

Solo la rimozione delle cause potrà liberare l’umanità dalla morsa del cancro. Non sarà un farmaco che potrà risolvere il problema! Non si può chiedere ad un farmaco di fare ciò che non può fare. Solo rimuovendo le cause si potranno rimuovere gli effetti o, comunque, si potrà rendere più facile un percorso di guarigione.

Chi, per ingenuità o per interesse, crea l’illusione che la soluzione del cancro stia nel farmaco sta facendo un danno enorme all’umanità intera.

Tutti i veleni che emettiamo nell’ambiente, prima o poi, finiscono nelle acque che beviamo, nei cibi che mangiamo o nell’aria che respiriamo. Non c’è quindi da stupirsi se questi stessi veleni li ritroviamo, prima o poi, nel nostro sangue, nelle nostre cellule e, perfino, nel latte delle madri che allattano i loro pargoli.

Viviamo in una società ammalata, perché basata su dei valori patogeni! il valore supremo, che guida le scelte sociali, economiche politiche e, purtroppo, larga parte della popolazione è rappresentato dal Dio denaro. Il Dio denaro sul cui altare si sacrifica la salute della gente e la salute di tutto il pianeta terra.

L’economia prima di tutto e soprattutto! Non, come deve e dovrebbe essere, l’economia al servizio della salute e del benessere, ma la salute e il benessere della gente al servizio dell’economia.
L’errore più grande che si possa commettere nella vita è scambiare i mezzi con gli obiettivi.

Prima o poi, i nodi vengono al pettine.

Bisogna rispettare l’ambiente per rispettare la salute di tutti.