Il vero benessere è globale. Quando parliamo di vero benessere, parliamo, pertanto, di un benessere che coinvolge contemporaneamente la sfera fisica, psichica e sociale di ciascuno di noi. Parliamo, quindi, di gioia, o, se volete, di felicità. La via della guarigione, se è veramente tale, deve essere un percorso che porta al benessere globale, quindi, alla gioia ed alla felicità.
Perché parlare di benessere e di una via di guarigione? Naturalmente perché ciascuno di noi è nato, prima di tutto e soprattutto, per essere felice, è nato per dare e ricevere gioia. Il benessere, l’essere felici è sicuramente un diritto ma è anche un dovere per ciascun essere umano.
Ciascuno di noi ha il dovere di apprendere i segreti e di impegnarsi a conoscere ed a sviluppare le capacità che portano a dare ed a ricevere gioia.
Se la mattina non ci alziamo con entusiasmo, pronti ad accogliere con gioia il nuovo giorno, se la sera non andiamo a letto stanchi, sazi e soddisfatti della giornata, se non illuminiamo il nostro cammino ed il cammino di chi ci sta accanto, se non siamo felici e, soprattutto, gioiosi di vivere, pur con tutte le difficoltà che la vita ci riserva, allora abbiamo bisogno di guarire ed abbiamo, soprattutto, bisogno di investire su di noi e di impegnarci a percorrere la via della guarigione.
Se non si è in uno stato di gioia e se non si riesce a diffondere benessere vuol dire che si ha bisogno di un percorso per guarire.
Come dice giustamente Samuel Hanneman “Di fronte all’arte sacra di guarire, non preoccuparsi di imparare è un crimine.”
Ogni individuo ha il diritto alla salute ed alla gioia, ma ha anche il dovere corrispondente di impegnarsi per imparare cosa deve fare per raggiungere questo obiettivo.
La malattia od il benessere fisico, psichico e sociale non sono eventi fortuiti, ma hanno sempre delle cause e sono sempre la conseguenza di scelte nostre o di qualcun altro.
Vedremo, nei prossimi articoli, che la salute e la gioia sono spesso anche l’effetto collaterale di un grande impegno per un grande obiettivo appassionante e coerente con i propri valori.
La coerenza crea potere.
E’ tempo ormai che si sviluppi una visione olistica ed integrata dell’essere umano. Ciascuno di noi ha infatti una dimensione biologica, una psicologica ed una sociale, inserite in un contesto ambientale con cui sono in dialogo continuo.
Voler fare prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, intervenendo solo su una delle tre dimensioni, vuol dire auto-limitarsi nelle proprie potenzialità.
Essere informati e formati solo su una delle tre dimensioni è come avere tre braccia ed usarne solo uno. Come medici, ma anche come pazienti, diventiamo obiettivamente, senza saperlo, degli handicappati.
Solo se riusciamo ad usare tutte e tre le leve, presenti in ciascun essere umano, possiamo rendere possibile anche ciò che appare impossibile.
E’, ormai, maturo il tempo per lo sviluppo di una vera medicina olistica, che impari a curare, non le singole malattie , ma l’uomo nella sua interezza.
Il percorso che faremo insieme aiuterà a far conoscere le immense risorse presenti in ciascun essere umano ed a far capire i meccanismi consci ed inconsci che favoriscono od ostacolano i percorsi di salute.
Ciascuno di noi può fare miracoli ed il limite per i miracoli è soprattutto dentro di noi stessi.
Quello che consideriamo miracolo è spesso lo sviluppo normale di talenti presenti, in modo addormentato, in ciascuno essere umano e che si attivano solo in condizioni eccezionali.