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Congresso a Montesilvano (Pescara): “Essere discepoli della scienza dello spirito”
Aprile 7, 2019 @ 9:45 am - 10:30 am
Domenica, 7 aprile 2019, alle ore 09,45, presso il Centro Congressi Grand Hotel Adriatico di Montesilvano (Pescara), in occasione del 25° Convegno Internazionale (4-5-6 e 7 Aprile): “L’UOMO MULTIDIMENSIONALE- Oltre i confini della mente” si svolgerà la Conferenza del dott. Claudio Pagliara “Essere discepoli della scienza dello spirito”.
Il 25° Convegno presenta un programma ricco di argomenti: grande spazio sarà dato alla spiritualità, la salute, il benessere, la guarigione spirituale, il destino dell’anima, gli angeli, lo sciamanesimo, con l’apporto di scienziati di fama internazionale. Il nostro impegno è offrire il massimo nella qualità dei relatori, provenienti da diverse parti dell mondo e connazionali, tutti di altissimo livello culturale e scientifico.
I convegni organizzati dal Dr. Cutolo sono considerati da più di vent’anni un punto di riferimento per gli studiosi ed i ricercatori dello Spirito.
Per informazioni telefonare ai seguenti numeri: 080-5421223 – 080-5211274
Indirizzo email: convegnoparapsi@gmail.com
Sito web: http://www.convegno-parapsi.com
Alcuni passaggi del libro “L’AMORE è la medicina più potente” con sottotitolo “Come trasformare il cervello nel più efficiente produttore di farmaci che esista”:
“Il vero nemico non è il cancro, il vero nemico da combattere sono le cause che promuovono l’insorgenza del cancro.
Questo perché le mal-attie, compreso il cancro, rappresentano una reazione normale a un ambiente patologico e/o a uno stile di vita errato.
Il focus si sposta dal cancro all’ambiente patologico e allo stile di vita errato (patologico).
Qual è l’ambiente patologico e qual è lo stile di vita patologico?
Quando parlo di ambiente, mi riferisco a tutto ciò che circonda l’essere umano, di fatto, mi riferisco alla biosfera, cioè all’ambiente sulla Terra in cui è possibile la vita.
Esiste un ambiente di vita e un ambiente di lavoro. Un ambiente è salubre se le sue condizioni promuovono la vita e la salute. L’ambiente, invece, è patogeno, se promuove l’insorgenza di malattie, cioè se è generatore di patologie.
La qualità della tua salute, non ci sono dubbi sul piano scientifico, dipende dalla qualità del tuo ambiente di vita e di lavoro. Esiste un ambiente visibile e un ambiente invisibile. L’invisibile spesso è più importante del visibile.
Per conoscere la qualità del tuo ambiente di vita e di lavoro bisogna conoscere la qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo, della natura e della cultura che ti circonda. Sì, hai capito bene, anche della cultura. Perché non esiste solo un ambiente materiale, ma esiste anche un ambiente immateriale che influenza la tua salute. Ricordati che non siamo fatti di solo corpo.
L’ambiente penetra dentro di te e diventa parte integrante di te, non solo attraverso l’acqua o le bevande che bevi, i cibi che mangi, l’aria che respiri, ma anche attraverso ciò con cui nutri la tua mente e il tuo spirito (quest’aspetto importantissimo lo approfondiremo in un prossimo capitolo).
Nell’ambiente c’è energia, materia e informazione. Ci sono energie, materie e informazioni nel tuo ambiente che promuovono la vita, ma possono esistere anche energie, materie e informazioni che promuovono malesseri e malattie.
Cerchiamo di dare un nome chiaro e comprensibile a ogni cosa.
Un ambiente materiale è patogeno quando al suo interno contiene agenti nocivi, visibili o, nella maggior parte dei casi, invisibili o, comunque, non percettibili con i tuoi sensi…”
Alcuni passaggi del libro “La via della guarigione” con sottotitolo “Curare la mente per curare il corpo, curare l’ambiente per curare l’uomo, curare lo spirito per curare il mondo”:
“..Non ci si può, quindi, poi stupire se nel sangue o nel grasso, soprattutto di chi vive nelle zone a maggiore industrializzazione, si possono trovare vari tipi di inquinanti, quali il piombo, il mercurio, i pesticidi organoclorurati, i PCB etc. Molti di questi inquinanti, usando degli adeguati strumenti di analisi, si sono ritrovati non solo nel sangue ma anche nel latte materno.
Il picco di incidenza delle malattie degenerative nei paesi a mag- giore industrializzazione selvaggia, soprattutto dei tumori e delle malattie dell’apparato cardiovascolare, evidenzia il livello di bombardamento da in- quinanti chimico-fisici a cui è esposta la popolazione ivi residente.
“La cultura del medico deve essere aperta ad ogni ramo del sapere per poter comprendere le interazioni fra le attività umane, la natura e la salute”.
(alDo sacchetti).
Non c’è causa senza effetto. La prima sostanza chimica artificiale è stata prodotta ed introdotta nell’ambiente di vita e di lavoro nel 1878, si trattava di un colorante di sintesi, prodotto per la prima volta in Germania. Si trattava di un’ammina aromatica, risultata poi responsabile di tumori alla vescica. Pri- ma di allora tutto ciò che si poteva trovare nell’aria, nell’acqua, negli alimenti od in qualsiasi altra matrice ambientale era solo ciò che era stato prodotto da madre natura.
Attualmente siamo arrivati a 100.000 nuove sostanze chi- miche che sono state introdotte liberamente nel mercato e che è possibile trovare nel nostro ambiente di vita e di lavoro. Sostanze chimiche prodotte dall’uomo e completamente sconosciute alla natura fino a poco tempo fa. Di queste sostanze più o meno 3000 sono usate nei cosmetici, 2500 negli addi- tivi alimentari, 4000 nei medicinali, 1500 negli antiparassitari etc. Alcune di queste sostanze chimiche nuove vengono prodotte al ritmo di milioni di tonnellate all’anno. Sicuramente, fra queste nuove sostanze, ve ne sono molte fondamentali per il miglioramento della qualità e della durata della vita, ma molte altre presentano dei costi sanitari, ma anche costi economici, di gran lunga maggiore dei benefici.
“Il fatto negativo è che queste sostanze sono state introdotte sul mercato senza una preventiva valutazione dei relativi costi e benefici”.
Lo IARC (International Agency for Research on Cancer), organo scientifico dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha predisposto un qualificato gruppo di lavoro per valutare il rischio cancerogeno per l’uomo delle varie sostanze chimiche presenti sul mercato. È il più grande ed affi- dabile lavoro che sia mai stato fatto in merito.
Delle circa 100.000 sostanze chimiche attualmente di uso corrente, solo in poco meno di 800 di esse vi era un’adeguato studio sperimentale ed epidemiologico che potesse permet- tere di valutarle sul piano del rischio cancerogeno. E di queste 39 composti o procedimenti tecnologici sono stati classificati come sicuramente cance- rogeni per l’uomo e 68 come probabilmente cancerogeni. Di quasi il 99% delle sostanze, con cui l’essere umano viene potenzialmente in contatto tutti i giorni, non sappiamo, quindi, nulla dal punto di vista della loro tossicità cancerogena.
Di poco meno di 100.000 sostanze chimiche non esistono suffi- cienti dati sperimentali ed epidemiologici per poter valutare la loro tossicità cancerogena. Questo dimostra chiaramente che l’uso, la produzione e la com- mercializzazione della stragrande maggioranza delle nuove sostanze è stata fatta senza regole e, soprattutto, senza una preventiva valutazione dei relativi costi e benefici. E ora paghiamo le conseguenze di logiche sbagliate.
“I nostri tentativi di combattere il cancro concentrandoci esclusivamente sulla cura e tralasciando le altre sue cause non funzionano, o quantomeno non funzionano sufficientemente bene”.
(Devra Davis, La storia segreta della guerra al cancro).