Al momento stai visualizzando Nasciamo Principi e diventiamo rospi: la via della guarigione

Nasciamo Principi e diventiamo rospi: la via della guarigione

E’ proprio vero:

Nasciamo Principi e la civiltà ci trasforma in rospi.”

Nasciamo ricchi e con il tempo diventiamo poveriNasciamo per Vivere, con la V maiuscola, e spesso trasciniamo la vita.

Cerchiamo di capire perché.

L’essere umano, per chi ha fede, è costituito ad immagine e somiglianza di Dio. Per chi lo valuta esclusivamente dal punto di vista scientifico, al di là delle proprie convinzioni religiose, l’essere umano è indubbiamente il frutto più perfetto, meraviglioso e completo dell’evoluzione biologica iniziata tre miliardi e mezzo di anni fa.

Ogni volta che sentiamo il primo vagito di un bambino, dobbiamo sempre ricordarci che questo esserino meraviglioso non ha solo nove mesi, bensì nove mesi più tre miliardi e mezzo di anni di esperienza iscritti nel suo DNA.  Questo perché con i cromosomi ereditati dai suoi genitori eredita l’esperienza di tre miliardi e mezzo di anni di vita sulla terra di tutti i suoi antenati.

 

Il passato di tutti questi antenati continua a vivere con i suoi geni.

Con il patrimonio genetico ereditiamo un progetto di Vita, un libretto di istruzione che contiene informazioni scritte, con un linguaggio biochimico, che programma non solo il nostro meraviglioso corpo ma anche i nostri straordinari obiettivi psico-biologici, con i conseguenti comportamenti, volti a realizzare le nostre divine potenzialità , tra cui la  libertà e  la realizzazione di veri e propri miracoli.

Questo ricco patrimonio di esperienze passate è inscritto con un linguaggio biochimico nel patrimonio genetico di questo nuovo esserino meraviglioso.

Anzi più che di un libretto di istruzione ereditiamo la più grande e la più diffusa enciclopedia attualmente esistente.

Esiste nel nostro patrimonio genetico una quantità incredibile di informazioni iscritte con un linguaggio particolare. Non esiste solo il linguaggio Italiano, Inglese, Giapponese, Cinese, esiste anche il linguaggio Biochimico.  Nel patrimonio genetico di questo meraviglioso bambino di cui parlavamo, è stato calcolato che vi sono ben tre miliardi di caratteri, corrispondenti ad una enciclopedia di tre milioni di pagine, presenti in ogni sua cellula del suo corpo.  Un’adulto ha 50.000 miliardi di cellule, trattasi, quindi, dell’enciclopedia più grande e più diffusa presente nell’universo conosciuto.

In biologia c’è una legge molto conosciuta che afferma che lo sviluppo ontogenetico ( lo sviluppo di ciascuno di noi) ricapitola, in forma abbreviata, lo sviluppo filogenetico (lo sviluppo della vita sulla terra, fino ai giorni nostri).

E’ come se, ogni bambino che nasce, portasse con sè una “valigia” di tutte le esistenze precedenti.

Tutto il nostro passato è dentro di noi ed è sempre con noi: quanto detto è valido sia per la storia del singolo individuo che della specie e, naturalmente, anche della vita nel nostro pianeta.

Ciascuno di noi ha le tracce di questa meravigliosa e straordinaria storia della nascita e dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta Terra.

Il non riuscire a vedere le tracce delle nostre esperienze, come singoli individui, come specie e come esseri viventi, non vuol certamente dire che per questo non esistono.  Molte volte le cose bisogna conoscerle per riuscire a vederle.

Lo sviluppo delle conoscenze permette di leggere sempre più il nostro passato dallo studio  di queste tracce lasciate lungo il percorso delle storia.

Per esempio attraverso un semplice esame del sangue è possibile sapere se un determinato individuo ha avuto l’esperienza dell’incontro con un determinato batterio o virus. Pensate al test per la rosolia, per la tbc, per l’epatite virale o per l’hiv.

Grazie alle moderne tecniche anche un resto fossile di esseri animali o vegetali di diverse decine di milioni di anni fa, intrappolato nell’ambra, permette, con lo studio del suo DNA, di avere numerose informazioni sul nostro passato.

Le cose sconosciute spesso ci sfuggono, anche se sono sotto i nostri occhi, le guardiamo e non le vediamo. Se non le conosciamo, non le cerchiamo e, quindi, non le vediamo e la conseguenza naturale è che per noi è come se non esistessero.

Tutta questa premessa (esistono numerosi altri dati presenti nel mio libro che dimostrano quanto affermo in questa  straordinario sito)  serve semplicemente a farvi capire che ogni essere umano è stato geneticamente programmato per le cose difficili, per superare grandi ostacoli, per non avere limiti e per fare miracoli Culturalmente, invece, spesso veniamo programmati per credere di essere molto limitati, per imparare a scansare ostacoli, per evitare i problemi e per condurre una vita comoda e facile.

 

La nostra società in buona parte patologica, patologica nei limiti in cui ci trasmette convinzioni e valori patologici  (questo è  un problema che eventualmente potremo approfondire in altre occasioni),  nel trasmetterci queste convinzioni limitanti sulla nostra identità e sul tipo di vita che è desiderabile vivere,  irretisce, inevitabilmente, il pieno sviluppo delle nostre straordinarie potenzialità.

E’ come dicevamo all’inizio nasciamo ricchi e diventiamo poveri, perchè non utilizzando i nostri eccezionali e sconosciuti talenti li perdiamo.

 

C’è un principio della biologia che dovrebbero conoscere tutti quanti:  ciò che si usa si sviluppa, ciò che non si usa si perde.

 

ogni essere umano, in quanto unico ed irripetibile, è un insieme meraviglioso unico ed irripetibile di limiti e di potenzialità. E’ compito di ciascuno di noi conoscersiper individuare e sviluppare le proprie particolari e straordinarie potenzialità e per superare i propri specifici limiti.

Ciascuno di noi nasce con dei talenti straordinari che per lo più  restano inespressi, perché non sapendo di averli  non vengono utilizzati e sviluppati. Con il tempo, come un muscolo inutilizzato (pensate a cosa succede ad un arto ingessato)  questi straordinari talenti sono destinati ad affievolirsi fino a scomparire.

Se, invece, diventiamo consapevoli che siamo nati per fare miracoli, sono sicuro che ciascuno di noi imparerà, con il tempo e con l’impegno, a realizzare veri e propri miracoli.  Quando la natura (la genetica) e la cultura si incontrano anche le montagne si spostano.

 

 

Come nella fiaba ritengo che l’amore ha il potere magico di ritrasformare il rospo in principe. 

Ricordatevi sempre la vostra vera natura e lottate con amore,  senza farvi mai abbattere, per farla .

Lascia un commento